Il matrimonio di Roberto e Samantha

Cosa ricordo del giorno del matrimonio di Roberto e Samantha?

Sono stati l’anima della festa, della testimonianza del loro amore per tutta la giornata del loro matrimonio, anche grazie ai loro sguardi, alla loro vicinanza e alla loro presenza.

L’immagine di una coppia che ha fatto del proprio matrimonio il loro GRANDE giorno, la loro festa: è un giorno dove godere dell’amore della coppia, del divertimento e dell’amore e dell’affetto che le persone invitate riversano addosso. E questa sensazione si percepiva.

Nella progettazione, siamo partiti dal colore: anzi dai due colori; sicuri e senza indugi, gli sposi hanno scelto un abbinamento molto estivo giallo e turchese, creando un abbinamento fresco e alternativo, che ricorda il caldo e l’estate.

Il matrimonio di Roberto e Samantha alterna elementi tradizionali e moderni come, per esempio, la scelta di partecipazioni in plexiglass, chiuse con un sigillo di ceralacca e di invece di centrotavola con elementi vintage, scovati nei vari mercatini.

I due colori sono stati riproposti anche sul tovagliato e sugli elementi decorativi del tableau in plexiglass con fiori di carta e della confettata. Per rispettare i termini del protocollo, la confettata è stata presentata in confezioni dal packaging moderno e che alternavano i due colori di riferimenti.

Le bomboniere, invece, stimolavano il palato e il gusto: una birra artigianale e biscotti dolci e salati.

Il matrimonio è stato celebrato in una ex fortezza, tra le montagne di Lecco e Bergamo in una location che assomigliava molto anche ad una villa in Toscana, ma conoscendo la loro storia mi ha colpito molto la similitudine tra lo spessore delle mura e la forza trasmessa dal loro stare insieme. Come dire, qui con me starai al sicuro, al riparo in queste mura.

 L’abito di Samantha è stato un inno alla ragazza diventata sposa: decori di pizzi, ramage che salivano sulle spalle mentre la gonna era liscia, creando una immagine delicata. Il velo riccamente decorato incorniciava ancora di più la figura di Samantha.

Roberto, elegantissimo quanto emozionato, vestiva un abito in grado di rivisitare il classico, con molti particolari come, per esempio, un particolare delle scarpe, l’alternanza di parti scamosciate e di pelle.

La cerimonia civile ha avuto luogo nell’immenso parco della villa, con passatoia e gazebo, davanti a parenti, amici nuovi e di vecchia data; l’emozione palpabile nello sguardo di Roberto che aspettava la sposa, lo scambio degli anelli portati dalla dolce Sonia insieme ad un meraviglioso cagnone di nome Igor. I lettori si sono alternati, rendendo ancora più speciale l’ambientazione con letture e lettere scritte ad hoc.

Una giornata dedicata alla giusta celebrazione di un amore.

10 anni

Sapere Aude

Celebro i 10 anni di attività.

10 = 1+0 = 1 illustra l’eterno ricominciare.

Di quello che sono consapevole è che sono passati in un soffio. Ho dato il via a questa attività quando c’era una grave crisi (iniziata nel 2009) e senza neanche un cliente o un aggancio, quando si dice iniziare davvero da zero. La scelta imprenditoriale porta concretamente ad una nuova visione, anche della vita personale. Ma credo di aver sempre avuto nell’animo l’idea di imprenditorialità, anche perché respirato in casa.

10 anni fa ho iniziato questo lavoro di consulente, quando la maggior parte delle persone non aveva idea di cosa fosse la wedding planner: mi guardavano e pensavano che il matrimonio si organizzasse solo in famiglia, con l’aiuto dei famigliari. E non con l’aiuto di una sconosciuta.

10 anni di emozioni diverse e tante soluzioni, di creazione di legami molto forti, di nuove esperienze positive e negative. Tramite uno studio aggressivo e famelico, condito da tante sfide. La conoscenza del mercato del matrimonio e degli eventi è diventata sempre più profonda e intensa, grazie al fatto che tutti i progetti insegnano sempre qualcosa: è vero il detto che se non si finisce mai di imparare. Si lavora tanto e si alza sempre di più l’asticella. E’ una crescita continua: ogni volta che incontro una coppia o un cliente, il mio obiettivo è quello della personalizzazione, devono trovare la loro giusta ambientazione, devono rispecchiarsi nell’evento. Ecco la ricerca.

10 anni di cambiamento, lo applico perché è il corso naturale della vita. E’ la parola che attraversa questi anni di attività. Si cammina insieme ai clienti: è la stessa visione e lo stesso sguardo al futuro. Proprio per questo motivo, ho imparato a lavorare con le mani, con la carta, la resina il gesso e l’immancabile colla a caldo e poter creare una dimensione del sogno.

10 anni dove diventa sempre più forte il movimento del dare ed avere.  Si cammina insieme ai clienti, si rimane legato in maniera indissolubile per avere vissuto insieme grandi emozioni. E ci si rivede per gli altri grandi eventi della vita.

Il numero 10 indica sia la perfezione sia il dissolvimento di tutte le cose, ecco perché si ricomincia da qui: trovando nuove soluzioni possiamo andare lontano.

Il piano B

Prende sempre più forma una stagione dei matrimoni con caratteristiche molto particolari: si aprirà più tardi e non si fermerà con l’inverno.

In questo momento, alcune coppie hanno deciso di spostare la data del loro matrimonio a dopo l’estate, all’inverno oppure già nel 2021. Altre hanno deciso di congelare la data, con l’obiettivo di trovare una nuova soluzione; mentre l’annullamento della data è stato scelto da poche coppie.

Ciò che mi piace sottolineare è che i professionisti del settore devono essere contattati con largo anticipo: non solo per comunicare il cambio della data, ma per gestire l’organizzazione del lavoro e delle squadre eventuali che dovranno essere definite.

In questo momento, dove le decisioni da prendere sono gravi e spesso gli animi stressati, bisogna lasciare affiorare ancora di più il lato umano; normalmente, già il nostro lavoro si basa sul feeling, sull’ascolto, adesso dobbiamo essere presenti per aiutare le coppie in questo momento difficile.

La figura del wedding planner può aiutare gli sposi in questa fase: fare da tramite, da intermediario per trovare la soluzione giusta che accomuni tutti.

Il Borgo della Rocca

Il primo punto da cui partire per iniziare a ripianificare il tutto è sicuramente la location (che determina anche la disponibilità e la scelta della data).

Se prima il piano B era importante, adesso è diventato vitale: prima di questo lockdown, il piano B riguardava in primo luogo l’instabilità del tempo e/o la pioggia; facendo insieme con gli sposi il sopralluogo in location, si definivano gli spazi per il piano A e il piano B, verificando per esempio anche la capienza delle sale. L’obiettivo era di non far vedere di aver messo in piedi una soluzione di ripiego: il piano B doveva essere bello quasi come il piano A.

Quindi, l’idea di partenza è quella di trovare insieme al responsabile della location, la soluzione più giusta: al momento, il consiglio è quello di pensare alla traslazione della data dopo l’estate, per osservare l’andamento di questi mesi e per verificare se e quando il Governo dovesse emettere altri ordini di chiusura.

Per i matrimoni dopo il mese di settembre, avranno anche loro una bellissima atmosfera: l’aria si fa più leggera, si può giocare con l’illuminazione con piccoli fili led, candele e colori leggermente più caldi.  

Bisogna considerare, però nella tabella oraria, soprattutto da ottobre in poi le ore di luce solare a disposizione: in questo caso bisogna lavorare insieme alla squadra di fornitori per poter sfruttare al meglio. Penso ai fotografi che devono essere messi nel migliore delle condizioni: definire quindi insieme i momenti, gli orari giusti per le fotografie più suggestive.

Con i matrimoni invernali, aggiungiamo una atmosfera magica, naturale che può essere enfatizzata qua e la da alcuni elementi decorativi (come alberi di Natale, coccarde…) e da luci (led e candele); bisogna verificare le condizioni tecniche della location, pensando al riscaldamento e agli spazi interni che siano capienti il giusto e che permettano di vivere al meglio la struttura, senza perdere attimi e momenti.

E’ qui che si lavora in squadra ed è qui si vede la professionalità dei fornitori!

Se la location, non dovesse avere i requisiti giusti, bisognerà trovare insieme ai responsabili una soluzione corretta: attenzione alla gestione della caparra e delle condizioni in cui si potrebbe perdere. Sarebbe davvero un peccato non sfruttare appieno l’occasione di poter sognare e progettare un’altra volta al proprio giorno più bello.

La confettata

La confettata non riguarda solo il festeggiamento del matrimonio, ma può essere utilizzata in tanti e diversi contesti: dal battesimo al compleanno, dalla festa di laurea a quella di pensionamento passando per l’anniversario di matrimonio!

Qui puoi trovare una carrellata di confettate per il battesimo

La chiamo confettata anche se in tutti i casi non vengono presentati solo confetti, ma anche caramelle morbide per intenderci come quelle di HARIBO e cioccolata (artigianale sia come dragèes e praline sia come cioccolatini finger). E che quindi potrebbe assumere anche una connotazione da candybar.

Ogni confettata è diversa per segue i gusti, il tema e/o il colore dell’evento: in questi anni di attività, ho creato allestimenti sempre diversi e personalizzati, partendo sempre dalle esigenze del cliente e dai colori dell’evento. Più mi sento libera di elaborare decorazioni, più ci saranno particolari di allestimento.

Alcuni elementi si ripetono, come per elaborare una firma.

Preparata di solito in concomitanza con il buffet di dolci o frutta, in parallelo con il tavolo delle bomboniere, viene inaugurata dopo il taglio della torta che solitamente nei matrimoni coincide con la parte più informale della festa e che dà via alle danze.

Sul tavolo sono presenti i segnagusto vicino al vaso e ogni contenitore ha un cucchiaio per poter comodamente prelevare i confetti. Sono presenti scatole portaconfetti o sacchettini di tulle (questo in base a come si struttura l’allestimento della confettata) per fare scorta o assaggiare più gusti.

Le caramelle sono per i bambini che solitamente non mangiano i confetti, se non quelli con il cioccolato: ogni gusto di confetti e caramelle è presentato in un vaso con il tappo o altri contenitori ermetici per garantire la freschezza del prodotto e la sua sicurezza (soprattutto per allestimenti all’aperto).

Ci sono gusti di confetti che non possono mancare, quali: il tradizionale alla mandorla classica (per i puristi che cercano il confetto non ripieno), mandorla e cioccolato, un mix di frutta. E poi il cavallo di battaglia: il confetto croccante.

Per scegliere i gusti più corretti, qualche tempo prima dell’evento, possiamo fare una bella degustazione. Insomma un lavoro duro!

Il budget di un matrimonio

Si sente parlare sempre di più cash flow, pianificazione di spesa e budget, anche per l’organizzazione del matrimonio e di altri eventi.

 Ma come si fa a sapere cosa si spende per un matrimonio, se per esempio è la prima volta che ci si sposa? 😊

Proprio grazie al mio contributo come wedding planner, possiamo elaborare un budget, un cash flow; solitamente, lo si compila durante i primi incontri, nei quali ascolto il racconto ideale del matrimonio della coppia e cominciamo a mettere dei punti fermi.

L’elaborazione di un piano economico generale ci permette di tenere sotto controllo le uscite dei vari servizi e di tenere in considerazione tutte le voci che sono coinvolte nel matrimonio.  E sono tante.

Ma quello che mi preme di più fare da subito è quello di elaborare un budget generale che sia congruo con il numero degli invitati: si definisce una cifra massima sotto la quale si cerca di stare, non tralasciando nessun aspetto.  

L’importante è che la cifra sia giusta e corrispondente con il numero di invitati: questo è il dato che fa pendere la bilancia e ci fornisce indicativamente l’ordine di grandezza della spesa. Difatti, la spesa della ristorazione che sia nella combinazione [location + catering] o ristorazione interna, è la fetta più grande e che porta via le risorse maggiori, quantificabili intorno al 50%.

Per questo, mi batto sempre per una lettura corretta del menù, per non avere sorprese o costi da gestire fuori budget.

Le voci di spesa di un matrimonio sono molteplici, ma per contenere spese folli o fuoriuscite non preventivate, è necessario lavorare sulle priorità: quali sono le priorità per una coppia? Ho imparato che ogni matrimonio è diverso perché noi siamo diversi e abbiamo punti fermi che non possono essere messi in discussione: alcune persone puntano sul divertimento, sulla musica, mentre altri puntano su elementi della ristorazione come l’open bar.

Sono queste priorità che vengono alla ribalta proprio nei primi momenti di incontro a definire le colonne portanti del nostro progetto, senza le quali non potremmo andare avanti nell’organizzazione. Non mi sentirete mai pronunciare la parola rinuncia, piuttosto si riformula il budget.

Perché le posso fare?

Perché la mia attività di wedding planner mi ha permesso di conoscere al meglio il mercato delle offerte del matrimonio, conoscono quali sono i costi minimi di ogni servizio, per poter elaborare una giusta offerta. Inoltre, tramite le collaborazioni instaurate ho la possibilità di esercitare scontistiche e sicuramente un potere economico, come un commerciale.

I costi minimi definiti all’interno del budget sono la garanzia di un rapporto qualità/prezzo bene definito: sotto questi minimi viene intoccato questo debole rapporto che non garantirebbe più la qualità.

Iniziando la progettazione di un matrimonio, la parte economica è fondamentale: non esiste un budget alto o basso. Esistono le priorità e la professionalità di aiutare le coppie di sposi in questo percorso.

Il centrotavola

I fiori sanno ridere, i fiori sanno sorridere, i fiori sanno anche assumere un’aria triste, giungendo persino alla disperazione – ma nessun fiore sa piangere. La natura è totalmente stoica; per questo ci offre il più sublime esempio di coraggio ed è la nostra maggiore consolatrice.
(Malcolm de Chazal)

Il centrotavola è l’elemento chiave della mis en place: quando gli invitati si siedono al tavolo possono ammirare in tutta la sua perfezione il coordinato scelto dagli sposi.

Gli occhi corrono dai piatti ai particolari del tessuto della tovaglia, fino al posizionamento del menù. E poi eccolo lì il centrotavola.

Il decoro della tavola deve essere armonico e poco invadente: per raggiungere questo obiettivo, è necessario regolare anche il numero di persone al tavolo; infatti, perché i vostri invitati siano comodi è meglio evitare di fare tavoli troppo numerosi. Di solito, consiglio di non andare mai oltre le dieci persone al tavolo: se non si riuscisse a restare nei termini, bisogna chiedere al catering o al responsabile della location quali sono i tavoli più grandi disponibili (e soprattutto quanti).

Possiamo fare una grande scrematura nella tipologia di centrotavola tra quelli floreali e quelli non floreali: è una scelta totalmente personale, in quanto bisogna per primo amare i fiori recisi ( che si arricchiscono anche di frutta ed altre elementi decorativi come bacche…).

Il centrotavola

Il centrotavola non floreale assume grande significato in contesti moderni: Valentina e Renato per esempio (http://www.manuelamartinelli.it/3235-2/)  hanno scelto una composizione di un trittico di vasi, con candele galleggianti e lanterne, rispecchiando la location e un matrimonio elegante e moderno.

Oppure Barbara e Daniele hanno scelto di portare il tema del matrimonio anche nei loro centrotavola: insieme alla loro conoscenza approfondita di Harry Potter, abbiamo creato un’ambientazione unica per ogni tavolo, riprendendo i luoghi o riferimenti ai protagonisti con l’uso di elementi specifici creati ad hoc.

Per scegliere bene il centrotavola, bisogna guardare anche alla grandezza della sala e alla sua altezza: un centrotavola basso (floreale o no) potrebbe perdersi e non avere la giusta importanza. Di solito, per una location con un salone a doppia altezza (come i saloni da ballo o chiese sconsacrate) si consiglia di utilizzare un centrotavola che si sollevi dal livello della tavola per dare più respiro e un aspetto coreografico.

I sostegni che si usano sono diversi: di solito i preferiti sono i candelabri, ma ultimamente anche sostegni di plexiglass o di vetro, come le coppe Martini sono molto utilizzate.

Giustamente, ci si chiede se queste strutture non impediscano la visuale agli ospiti: la loro presenza non disturba l’interazione tra gli ospiti perché non danno fastidio, soprattutto le alzate di vetro trasparente o di plexiglass.

Negli ultimi anni, la moda del centrotavola si è evoluta e ci siamo spostati verso l’utilizzo di vasi di forme e altezze diverse che gli danno movimento e diventa “scomposto”; un esempio è quello scelto da Francesca e Stefano (http://www.manuelamartinelli.it/un-matrimonio-verde-smeraldo/) : creato con diversi elementi e vasi decorati riccamente, smorzano la formalità del tavolo.

Insomma, con il mio aiuto possiamo scegliere lo stile più giusto che si adatti alla location del matrimonio, ma soprattutto che piaccia agli sposi. E li rappresenti.

Il bouquet amico o nemico della sposa?

Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo.
(Henry David Thoreau)

Quando una sposa prova il suo abito si rende conto che non sa dove mettere le mani; ecco la prima funzione del bouquet: aiutare la sposa a trovare una sua postura e tenere le mani occupate.

La giusta postura del bouquet è con le braccia piegate e all’altezza dell’ombelico: non si impugna come una mazza da baseball, ma gentilmente le sue dita si stringono alla sua base. In base allo stile del bouquet si possono trovare i gambi aperti (il nastro di chiusura si ferma un po’ prima) o i gambi chiusi completamente dal nastro.

Il bouquet è l’accessorio della sposa che sta in prima linea: se pensiamo all’ingresso emozionante della sposa pensiamo al vestito, ma il nostro sguardo si concentra sul boquet. E’ in grado di completare totalmente il look della sposa: rispetto a tutto l’allestimento floreale scelto, il bouquet è qualcosa di diverso e può avere un significato personale per la sposa.

Anche durante il servizio fotografico, il bouquet può essere utilizzato per prendere confidenza davanti alla macchina fotografica, rilassando gli sposi e permettendo qualche gioco.

Viene consegnato la mattina stessa del matrimonio, insieme ad eventuali boutonnieres e corsage: fotografato insieme alle fedi e al cuscino delle fedi, diventa un ricordo davvero forte.

In certi casi, in base alla tipologia del fiore, può essere fatto seccare.

Tre sono i consigli che mi sento di fornire sulla scelta del bouquet:

  1. I fiori del bouquet devono essere di stagione, soprattutto per due ragioni: la prima per mantenere un contatto con la stagione di riferimento del matrimonio la seconda ragione riguarda il contenimento del costo economico di reperimento dei fiori (questo secondo aspetto vale anche per l’allestimento floreale in genere)
  2. Il bouquet deve essere proporzionato alla figura della sposa e allo stile dell’abito
  3. Il consiglio del fiorista è importante sia per l’aspetto della moda, del look ma anche per la resistenza del fiore scelto.

Come si struttura il menu di un matrimonio

Gli invitati hanno una memoria selettiva: che cosa si ricordano di un matrimonio a distanza di anni?

Si ricordano la location (villa, ristorante…), il vestito della sposa e poi il cibo: sono i tre elementi che ben strutturati possono rendere al meglio il matrimonio.

E’ su questo terzo aspetto che la mia attenzione, insieme a quella degli sposi, si concentra: l’imperativo è la personalizzazione. Tutte le forme di ristorazione si premuneranno di dirvi che il menù si può personalizzare.

Ma ci sono alcune cose che determinano la struttura del menù e del ricevimento:

Mise en place

1. Antipasto ad isole tematiche: ogni matrimonio si apre con un aperitivo a buffet che è in grado di coprire quasi tutti i gusti e le richieste degli invitati. A parte la buvette che presenta vini e aperitivi acqua e succhi, le isole sono tematiche e di solito non mancano i fritti, il pesce e il casaro. Ma tante sono le novità che si possono aggiungere, come per esempio angolo sushi e il tex mex.

2. Al tavolo: di solito, si inizia subito con i due primi. L’antipasto al tavolo non si presenta più, ma si inizia subito con il risotto seguito da una pasta fresca. Di conseguenza, per rendere più snello il servizio, si serve un secondo di carne perché il tempo trascorso al tavolo è di circa 1 ora e mezza. Ma ovviamente per la regola della personalizzazione si può aggiungere anche un secondo di pesce, arrivando quindi alle due ore di servizio.

3. Buffet di dolci e frutta: accompagnano la wedding cake e ormai sono immancabili. Sono davvero un trionfo di profumi e colori che gli invitati, anche meno golosi, apprezzano.

E’ possibile assaggiare la cucina di una location grazie alle prove menù che vengono organizzate sia collettive sia singole.

Un matrimonio verde smeraldo

“Un guerriero non può abbassare la testa, altrimenti perde di vista l’orizzonte dei suoi sogni.” P. Coelho

Il verde smeraldo rappresenta la perseveranza. E non poteva essere diversamente per il matrimonio di Stefano e Francesca: quando ho avuto il piacere di conoscerli, mi hanno raccontato che la proposta era stata fatta anni fa, ma non avevano avuto il tempo di organizzarlo. Abbiamo cominciato subito con l’organizzazione, cercando di compiere le scelte nel più breve tempo possibile: abbiamo iniziato a giugno e la data del 6 ottobre era dietro l’angolo.

Nell’organizzazione di questo matrimonio, due sono stati gli aspetti fondamentali, ancora di più rispetto ad altri matrimoni:

1. La scelta dei fornitori: conoscendo il mercato del matrimonio, ho potuto presentare i fornitori più corretti, cercando sempre l’incontro tra budget e lo stile e le richieste ricercati dagli sposi.

2. La gestione della tabella di marcia: Francesca e Stefano hanno creato un matrimonio con cerimonia e pranzo e poi una grandissima festa dalle 19.30 in poi. Tra la fine del primo evento e l’inizio della seconda, la sposa ha cambiato totalmente il look! Quindi dovevamo seguire gli orari fissati alla lettera per poter fare tutto. E così è stato!

Dopo alcuni sopralluoghi, abbiamo trovato la location giusta, quella che fa sognare: Il Borgo della Rocca si riscontrano i colori e alcune caratteristiche della Toscana, come il mattone a vista ed è come vivere in un paese esclusivo. Abbiamo definito dove ospitare la cerimonia ufficiale: officiata dal Comune di Rocca Susella, ha avuto una cornice floreale armonica e naturale creata da Cavanna Fiori, con un arco di fiori bianchi che ha fatto commuovere tutti. Al braccio di un emozionato papà, Francesca ha effettuato una entrata spettacolare!

Durante il matrimonio e per tutta la giornata, ho consigliato agli sposi di prevedere sia il racconto fotografico e il racconto video perché sia completo. E abbiamo già potuto vedere i primi scatti di Agostino Marinaro! Emozionanti.

Grazie alla disponibilità del Borgo, potevamo anche rispettare la volontà degli sposi di mangiare all’aperto, su uno dei prati meravigliosi della location. Purtroppo, per il repentino abbassamento delle temperature non lo abbiamo potuto fare. Ma ovviamente avevamo creato un piano B: abbiamo utilizzato il magnifico salone decorato da un enorme lampadario in cui gli invitati sono stati comodissimi! Il look della sposa è stato studiato nei minimi particolari: Francesca ha scelto un abito di Alessandra Rinaudo per la cerimonia civile, un abito elegantissimo, con un ramage di ricami sulle spalle e una coda a forma di calla rovesciata che fasciava la sua bellissima figura. Francesca per l’after party ha scelto un abito su misura di Bianca Collezione Milano, una creazione rivisitata di un modello indossato da Sarah Jessica Parker in uno dei suoi Red carpet. Un modello corto straordinariamente luminoso grazie al tulle impreziosito di ricami di cristalli e paillettes sfaccettate in cui si alternavano fazzoletti di tulle manoseta plissé che nonostante l’effetto beffardo del volume lasciavano intravedere in trasparenza la fisicità mozzafiato!

Anche le bomboniere, studiate insieme a Colori e Sapori, sono state molto apprezzate: questo significa che gli sposi conoscono molto bene i propri invitati. Abbiamo scelto prodotti gastronomici: una grappa bionda barricata e una tavoletta di cioccolato fatta su misura per noi!

Essendo un matrimonio con un colore dominante, l’allestimento della confettata era riconoscibile, in questo caso, anche dal colore della tovaglia: mi sono divertita ad usare specchi e candelabri bianchi che accompagnavano l’imbrunire. Elegante, sofisticato ma semplice.

Come in tutti i matrimoni, i tre aspetti fondamentali sono stati rispettati: la location particolare, il cibo veramente di prima qualità sia per il pranzo sia per la cena di Le Gourmet e gli abiti della sposa! E’stato un vero successo: ho lavorato con loro, sempre in sintonia, siamo sempre stati una squadra e l’evento si è creato da sè.

Il mio cuore nelle tue mani

La frase che rappresenta al meglio questo matrimonio di una domenica di fine settembre sicuramente è Famiglia, ma nel senso più allargato, una famiglia allargata che circonda Isabella e Nicola e il loro grande amore, una famiglia di sangue e non, e di amiche di vecchia data. E non solo la vedi, ma la senti, la percepisci come una energia che ti attraversa.

L’ho sentita personalmente durante il percorso dei preparativi ed è diventata tangibile durante la cerimonia: tutti i ragazzi e gli amici stretti intorno all’amore di Isabella e Nicola.

 Insieme abbiamo scelto colori naturali e leggeri come il bianco e il grigio e un colore molto particolare chiamato fango e che ha una sua totale identità: non lo possiamo paragonare a nulla. L’insieme di questa palette di colori ha creato una atmosfera elegante e frizzante. E questa idea e una grafica personalizzata l’abbiamo portata avanti per tutto il matrimonio.

 Una cerimonia così intensa ed emotiva non mi capitava da un po’; in più il verificarsi di “segnali” (come il frusciare delle foglie) durante il ricordo di persone che non sono qui con noi ha fatto salire le lacrime agli occhi; tutto questo è stato amplificato anche dalla presenza di una celebrante che ci ha messo del suo, che ha dato un tocco personale (ma studiato) alla cerimonia. Grazie Daniela.

 I fiori della cerimonia erano delicati fiori di campo, accompagnati dalla gypsophila: la passatoia color crema scaldava al meglio l’atmosfera.

Sulle sedie gli invitati hanno trovato le wedding bag: avorio con nastro coloro fango e un cuoricino avorio. Al loro interno, un fazzolettino, bolle di sapone e sacchettino con il riso. Insomma, una piccola chicca.

 La musica ha avuto un ruolo fondamentale sia per il divertimento, sia per sottolineare i momenti fondamentali, dove il groppo in gola è forte e ti impedisce di parlare: allora ci si stringe forte e si guarda al futuro con amore.

Con Isabella, abbiamo studiato nei minimi particolari il suo look: l’abito doveva essere qualcosa di diverso e originale, che rispecchiasse la sua anima romantica, dolce e passionale ma anche quella creativa, rock e passionale. Quindi grazie alla collezione di Bianca Collezione Sposa www.biancacollezionemilano.com, abbiamo trovato la giusta unione: il suo abito è stato un successo, grazie alla qualità dei tessuti e alla ricerca continua del giusto accessorio. Il chiodo bianco di cotone è stato quel tocco giusto che fa la differenza. Il mio particolare preferito erano i fiori della gonna e ovviamente le tasche! La stilista Laura Generali ci racconta: “ È stato così anche per Isabella, una donna solare dal carattere dolce ma molto determinato, fu il primo abito che provò e da lì a poco capì senza esitazioni che quell’abito l’ avrebbe accompagnata nel suo giorno più bello.

Isabella non aveva certo bisogno di lustrini e paillettes, la sua personalità così decisa ma allo stesso tempo romantica doveva essere valorizzata con un abito dalle linee pulite, morbide e non costruite, dalla leggerezza dei tessuti e dalla particolarità delle composizioni in cui si alternavano lino e organza di seta.”

 I centrotavola sono stato creati con un trittico di vasi trasparenti, decorati con i nastri dei colori del matrimonio e un cuoricino, mantenendo sempre i colori dei fiori bianchi e delicati: insieme ai menù posizionati, sul tavolo con la medesima grafica delle partecipazioni hanno creato un elegante coordinato. La confettata ha mantenuto i toni del matrimonio: elegante, ma divertente. E con un tocco di cioccolato! 

Insomma, una grande giornata!

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