Il matrimonio di Michele e Valentina

C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età. Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.
(Alda Merini)

Organizzare un matrimonio è sempre molto impegnativo, un matrimonio fuori dalla propria regione è una sfida. Poi con la presenza del Covid è stato davvero difficile.

Ma tutto è andato bene e questo è quello che conta.

Nel gennaio 2020, insieme a Michele e Valentina abbiamo effettuato un sopralluogo presso alcune location nella zona della Costiera Amalfitana poiché erano i luoghi del cuore e della gioventù della sposa. Quando abbiamo varcato la soglia di Villa Eva a Ravello, ho compreso subito che Michele e Valentina avevano trovato il loro posto, la loro location: con uno stile molto elegante e fresco, con una villa allestita ai primi del 900, Villa Eva è davvero spettacolare. Il ricevimento si è tenuto in una specie di giardino di inverno, tutto apribile, e fuso totalmente con l’ambiente circostante, con tanti piccoli scorci ma soprattutto una vista sul golfo pazzesca.

Con l’inizio della pandemia, abbiamo quindi potuto compiere 1 solo sopralluogo: ci siamo tornati a maggio 2021. E’ stata molto dura, ma insieme abbiamo tenuto duro, abbiamo cercato di mantenere i piedi per terra e non farci prendere dal panico. E siamo stati premiati. Per rispettare al meglio, le regole imposte dal Covid ho provveduto ad organizzare anche i tamponi in loco, per gli invitati che non erano ancora vaccinati e per essere così tranquilli.

Il matrimonio di Michele e Valentina è stato molto elegante molto materico, partendo già dalle partecipazioni: un mix di Carta di Amalfi e di carta moderna, chiuse da una ceralacca con una nuance creata apposta.

La carta di Amalfi è stata poi ripresa per i menu: insomma, un ritorno all’antico. Mentre il tableau de mariage ha strizzato l’occhio alla modernità, scegliendo il plexiglass, un materiale trasparente e di ampio respiro.

Michele e Valentina erano elegantissimi: entrambi con abiti raffinati, ma semplici e leggeri per potere godere al meglio della giornata e del ballo finale, in cui si sono scatenati insieme agli invitati.

L’allestimento floreale era costituito da fiori bianchi come rose, gigli e ortensie, ripresi anche nel bouquet della sposa, con una base verde che ha ricreato un’atmosfera leggera ed elegante che andava a mettere in risalto la bellezza della Chiesa. Per i centrotavola, abbiamo mantenuto la base verde e fiori bianchi, completandoli con cilindri e giochi di acqua con candele e portacandele che hanno creato una magica cena.

Una giornata fantastica in cui ho potuto assistere al coronamento di un sogno di una coppia speciale.

Il bouquet amico o nemico della sposa?

Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo.
(Henry David Thoreau)

Quando una sposa prova il suo abito si rende conto che non sa dove mettere le mani; ecco la prima funzione del bouquet: aiutare la sposa a trovare una sua postura e tenere le mani occupate.

La giusta postura del bouquet è con le braccia piegate e all’altezza dell’ombelico: non si impugna come una mazza da baseball, ma gentilmente le sue dita si stringono alla sua base. In base allo stile del bouquet si possono trovare i gambi aperti (il nastro di chiusura si ferma un po’ prima) o i gambi chiusi completamente dal nastro.

Il bouquet è l’accessorio della sposa che sta in prima linea: se pensiamo all’ingresso emozionante della sposa pensiamo al vestito, ma il nostro sguardo si concentra sul boquet. E’ in grado di completare totalmente il look della sposa: rispetto a tutto l’allestimento floreale scelto, il bouquet è qualcosa di diverso e può avere un significato personale per la sposa.

Anche durante il servizio fotografico, il bouquet può essere utilizzato per prendere confidenza davanti alla macchina fotografica, rilassando gli sposi e permettendo qualche gioco.

Viene consegnato la mattina stessa del matrimonio, insieme ad eventuali boutonnieres e corsage: fotografato insieme alle fedi e al cuscino delle fedi, diventa un ricordo davvero forte.

In certi casi, in base alla tipologia del fiore, può essere fatto seccare.

Tre sono i consigli che mi sento di fornire sulla scelta del bouquet:

  1. I fiori del bouquet devono essere di stagione, soprattutto per due ragioni: la prima per mantenere un contatto con la stagione di riferimento del matrimonio la seconda ragione riguarda il contenimento del costo economico di reperimento dei fiori (questo secondo aspetto vale anche per l’allestimento floreale in genere)
  2. Il bouquet deve essere proporzionato alla figura della sposa e allo stile dell’abito
  3. Il consiglio del fiorista è importante sia per l’aspetto della moda, del look ma anche per la resistenza del fiore scelto.

Il matrimonio di Marino e Patrizia

Un solo colore ha dominato questo matrimonio: il rosso.

Rosso come il cuore, rosso come il natale e rosso come l’amore.

Il matrimonio di Marino e Patrizia, celebrato il 19 dicembre 2015 nelle vicinanze di Torino, è stato pervaso sempre dalla testimonianza del loro amore, della loro passione e dalla loro vita nuova che hanno iniziato in quel giorno.

Sono una coppia molto romantica, a partire dalla richiesta e promessa di matrimonio che Marino fece a Patrizia in montagna e che è stata rispettata: un particolare della loro storia che è stato un punto fermo delle promesse della loro cerimonia.

Il matrimonio è stato celebrato presso il Restaurant Relais Romantik  una location veramente accogliente e molto ben tenuta, con un’ottima cucina: la cerimonia simbolica ha avuto luogo nella corte interna del Relais, celebrata da un’amica della coppia. Il brano letto durante la cerimonia e scelto dalla coppia era veramente particolare: un brano di Erri de Luca, molto toccante, seguito dal rito dell’accensione delle candele e dallo scambio delle fedi.

La giornata è stata caratterizzata da un sole molto caldo che ha scaldato ancora di più gli invitati, già emozionati, e ha illuminato ancora di più gli sposi; a sei giorni dal Natale, il sentimento che si percepiva era quello di voler stare in famiglia, insieme, al tavolo non solo per mangiare ma per ridere e divertirsi in compagnia.

Il vestito di Patrizia era formato da due pezzi: un vestito fasciante con uno scollo lievemente a cuore, con una piccola camiciola di velo, decorata da diversi strass che si ripetevano sullo scollo e sulla base della camicia. Ha scelto delle scarpe argentate con un tacco non troppo alto, guantini di pizzo e una stola di lana morbidissima appoggiata sulle spalle. Patrizia era raggiante!

Il bouquet di rose rosse le conferiva un’eleganza senza tempo: su qualche rosa era appoggiato un piccolo cristallo per darne ancora più luminosità.

Alla fine del ricevimento, c’è stato un momento molto emozionante nel quale Patrizia ha fatto dono del bouquet ad una sua amica, come segno di buon auspicio e una piccola rosa ad una giovane fidanzata.

Marino era molto elegante nel suo vestito scuro, con camicia bianca e cravatta rossa: l’emozione si percepiva anche solo nello sguardo rivolto alla sua sposa; la commozione si è fatta sentire durante la proclamazione delle promesse.

Il tempo è stato sempre dalla nostra parte, tanto che abbiamo potuto effettuare il taglio della torta nel giardino antistante la sala del ricevimento: gli sposi hanno scelto una torta semifreddo davvero spettacolare nella forma e nel sapore.

La confettata era dominata dal rosso e dal bianco e da piccoli fiocchi di neve, legati al nastro rosso: c’erano anche i bastoncini di zucchero alla menta! La trasparenza era il leit motiv dei contenitori utilizzati e l’amore era rafforzato anche dalla scritta LOVE, c’erano piccole coroncine di vischio e la neve (ovviamente finta). Un quadro perfetto se si pensa alla presenza del camino acceso e dell’albero di Natale.

Il tavolo di rappresentanza era sormontato nel centro da una torta nuziale (finta!) decorata da nastri rossi e fiocchi di neve, contornata dalle bomboniere di Patrizia e Marino: piccole scatoline chiuse da un nastro rosso in doppio raso satin, con un gesso a forma di rosa. Contenevano 4 confetti bianchi e uno rosso!

Perché il rosso non poteva mancare!

 

Il matrimonio di Claudio e Elena

Ottobre è un mese molto bello per sposarsi. E quello appena passato è stato ancora più intenso grazie alle  meravigliose temperature atmosferiche e il fenomeno del foliage.

Claudio e Elena hanno deciso di sposarsi in città, riscoprendo il fascino di una Milano autunnale ancora pervasa dall’energia di Expo. La cerimonia civile si è svolta a Palazzo Reale, nella Sala degli Specchi, e questo ha permesso di scattare qualche fotografia in centro: il servizio fotografico eseguito da Enrico Pezzaldi, ha quindi acquisito uno spirito moderno e metropolitano. Qualche scatto anche nella hall del Museo del Novecento.

Elena ha scelto un abito fasciante con la manica lunga che metteva in risalto ancora di più la sua figura snella ed elegante: la particolarità del vestito era data una profonda scollatura sulla schiena. Il colore delle foglie si rispecchiavano nel bouquet di Elena: rose color pesca, contornate da piccole bacche rosse.

Claudio era molto elegante e a suo agio nei panni dello sposo: sotto il bavero della giacca, sul collo, aveva fatto ricamare “Io amo Elena”, un gesto carino e molto romantico.

Il ricevimento serale si è tenuto presso il Westin Palace di Milano, vicino alla Stazione Centrale, con il suo via vai di persone e ottime decorazioni della sala; il ricevimento serale ci ha permesso di effettuare un taglio della torta sulla terrazza all’aperto!

La confettata era allestita solo con vetri e trasparenze e specchi che determinavano il movimento, utilizzando tre colori molto eleganti tra loro: lilla, grigio e verde salvia presenti nei nastri e nelle decorazioni sul tavolo. I confetti erano di tanti gusti e di tanti colori, cercando di andare incontro ai gusti degli invitati e fornendo una nota di colore.

Un matrimonio elegante, formale, ma divertente, grazie sempre al sorriso degli sposi.