Le domande che gli sposi si pongono prima di contattare una wedding planner riguardano il motivo per cui dovrebbero “farsi organizzare” il matrimonio da un’estranea. E perché mai pagare qualcuno che li aiuti nei preparativi? Sono domande che spesso mi trovo ad affrontare durante la mia attività quotidiana.
E quale luogo migliore del mio blog per mettere in luce i fattori positivi nello scegliere un wedding planner?
- Il budget. Per organizzare un evento, di qualsiasi tipo, è necessario fissare un budget.
Grande o piccolo che sia è fondamentale definire quali sono le finanze della coppia in quel preciso momento. E’ la domanda che faccio solitamente, al primo incontro. In base a questo, si definisce la presentazione dei costi dei vari fornitori e dei loro servizi. La figura del wedding planner è per tutte le coppie, non c’è differenza: non è un servizio esclusivo.
- La conoscenza del mercato. Il mercato del wedding è cambiato moltissimo negli ultimi anni. Ecco quindi che i fornitori di servizi per il matrimonio si sono moltiplicati (del resto anche la figura del wedding planner nasce da questo). Ecco perché è necessario affidarsi a qualcuno che possa selezionare i servizi e i fornitori e che definisca, per esempio, anche sopralluoghi mirati nelle varie location. La conoscenza del mercato favorisce così il risparmio di tempo (nell’organizzazione, ma anche della vita) e di denaro, soprattutto quando il wedding planner ha contatti con diversi fornitori cui potersi rivolgere.
- “Avere una vita al di fuori dell’organizzazione del matrimonio”. Per molte coppie l’organizzazione del matrimonio è sinonimo di sottrazione al tempo libero di momenti fondamentali. Ecco perché hanno bisogno di qualcuno che gestisca l’aspetto dell’organizzazione. Anche il periodo dei preparativi deve essere memorabile e ricordato come un bel momento di gioia e divertimento e inserito nei momenti belli della vita. Il periodo dei preparativi è sicuramente una palestra di allenamento per la coppia, una sorta di prova generale della vita matrimoniale stessa. Il wedding planner aiuta ad esercitarsi anche in quello: insieme si trova la strada, insieme si trova la decisione giusta, quello che piace ad entrambi.
- Per avere cura dei propri ospiti. Spesso, le coppie di sposi sono angosciate dai loro
ospiti (come prenderanno le loro scelte, se piacerà il cibo, la location…). Il wedding planner aiuta gli sposi a tenere sotto controllo le ansie che si generano; gli sposi potranno godere molto di più della compagnia dei propri ospiti. Spesso anche le location apprezzano la presenza di un wedding planner che coordini al meglio la giornata.
- Il wedding planner risponde a qualsiasi domanda (sul matrimonio!). E’ un consulente, uno psicologo, un personal shopper… tutto in un’unica figura. Ed è creativo perché fornisce soluzioni sempre nuove. Ha la capacità di vedere le soluzioni dove gli altri non le vedono: è un project manager, un problem solver. Non vuole che il grande giorno dei suoi sposi venga turbato da un qualsiasi problema.
- La programmazione della tabella di marcia. E’ importante stabilire i dettagli delle varie situazioni logistiche, per definire un fluire unico di momenti emozionanti. Non sarà una marcia forzata, nessuno avrà la percezione del susseguirsi di momenti. Non ci saranno momenti morti.
- I particolari fanno la differenza. Anche grazie all’allestimento, alla scelta dei colori e degli stili, il wedding planner riesce a donare la giusta attenzione ai particolari e a tutti gli aspetti creativi che rappresentano e/o sono stati scelti dagli sposi.
Volete avere maggiori informazioni su questa figura e su come può aiutarvi a rendere il vostro giorno anocra più bello?
Non vi resta che contattarmi 🙂